Possedere un’auto comporta l’onere di mantenerla sempre efficiente.

Le categorie in cui sono racchiuse le riparazioni più domandate dagli automobilisti vedono al primo posto i problemi meccanici con il 58,41%, seguiti dai lavori di carrozzeria con il 19%, in calo rispetto al 21% dell’anno precedente.

Nel dettaglio, gli interventi che hanno registrato le maggior richieste nel 2015 sono la sostituzione del kit di distribuzione (cinghia di distribuzione, cuscinetti, tenditore e pompa dell’acqua) con il 18,73%, la sostituzione e il controllo della frizione con il 17,73% e il tagliando con il 12,04%.

Un dato importante è l’età media dei veicoli per cui è stato effettuato un preventivo di riparazione, che nel 2015 si è attestata sugli 11,5 anni, mentre il numero più alto di richieste proviene dai veicoli che sono stati immatricolati nel 2007.

In controtendenza il mercato degli impianti GPL e metano, le cui installazioni salgono rispettivamente dal 2% al 2,28% rispetto al 2014. Il dato è nettamente inferiore a quanto si era registrato nel 2013, anno in cui la percentuale di mezzi convertiti era stata dell’8%.

Tra gli utenti più attenti alla manutenzione ci sono gli uomini con il 76,9% degli interventi, mentre solo il 23,1% ha riguardato le donne. Con riferimento all’età, il 30,7% degli automobilisti rientra nella classe compresa fra i 35 e i 44 anni, le donne nella fascia dai 25 ai 34 anni (29,79%). Per quanto riguarda gli interventi, gli uomini richiedono maggiormente la sostituzione del kit di distribuzione e della frizione mentre i veicoli delle donne necessitano spesso di riparazioni della carrozzeria e in particolare paraurti e parafanghi.

La ricerca ha confermato che la richiesta di preventivi è superiore durate i mesi di maggio (10,01%), luglio (10,51%) e novembre (10,7%), ovvero in corrispondenza dei periodi più o meno lunghi di vacanza. Per i tre interventi più richiesti, l’indagine ha effettuato una classifica delle aree d’Italia in base ai prezzi dei preventivi proposti. Toscana, Emilia Romagna e Piemonte figurano tra le regioni con i prezzi più bassi rispetto alla media, mentre la maglia nera dei costi va alla Lombardia che risulta la macro-area più cara d’Italia.

Tuttavia alcuni proprietari non rinunciano alla manutenzione del mezzo fai da te, una pratica spesso dettata dalla necessità di risparmiare denaro. Una ricerca effettuata in 12 Paesi dalla GiPA – una multinazionale specializzata nell’analisi dell’aftermarket – ha rilevato che la percentuale più bassa di automobilisti che si rivolgono alle officine si registra in Russia (58%) Francia (75%) e Polonia (76%), mentre i più affezionati al meccanico e meno alla manutenzione in proprio sono Cina (99%), Brasile (97%) e Italia (95%).

Russia e Francia hanno registrato negli ultimi anni una contrazione del fai da te, ma si confermano i paesi con i valori più elevati. Il tasso di manutenzione casalingo registra invece un incremento del 4% in Spagna e del 2% nel Regno Unito, anche se entrambi i Paesi sfiorano una percentuale del 10%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.