Sono anni ormai che si spendono fiumi di parole per quanto riguarda la storia della patente e libretto con lo stesso nome, al punto che in questi giorni sta girando in Rete e sui social la notizia secondo cui dal 3 novembre (qualcuno ha adattato la storia al prossimo 3 dicembre a dire il vero) scatterebbero multe salatissime e a partire da 750 euro nel caso in cui si venga fermati dalle Autorità senza essere il reale intestatario della vettura. Si tratta di una bufala o di un’altra doccia fredda per il popolo? Cerchiamo di capirlo insieme oggi 1 dicembre. In realtà parlare di vera e propria bufala mai come in questo caso non sarebbe corretto, visto che la questione inerente patente e libretto con lo stesso nome investe un decreto effettivamente entrato in atto in Italia. Tuttavia c’è grande disinformazione dietro l’argomento, spesso e volentieri nata da portali che provano a catturare qualche lettore in più con titoli che non rispettano il reale andamento dei fatti. In questo caso, ad esempio, va registrato in prima istanza che la legge è entrata in atto addirittura tre anni fa, ma soprattutto che le eccezioni sono più corpose e significative delle categorie interessate. Qualche esempio? Chi dovrà adeguarsi sono coloro che si affideranno a società di autonoleggio, senza dimenticare i veicoli in comodato, oltre a quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione successivamente ad una pronuncia giudiziaria. Cosa vuol dire questo? Semplicemente che i figli potranno continuare a guidare tranquillamente le auto dei papà. In circostanze simili, come quelle più comuni, patente e libretto con lo stesso nome non comportano il rischio effettivo di andare incontro ad una multa di almeno 750 euro. In questo caso, dunque, è effettivamente corretto parlare di una vera e propria bufala. State sempre con gli occhi aperti.

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